domingo, setembro 08, 2013

Obama Prémio Nobel da Paz: uma denúncia extraordinária e bem-humorada na Tempi


Vabbè, ma a ‘sto punto diamoglielo pure a Bush il Nobel per la Pace, no?

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agosto 31, 2013 Correttore di bozze
Dopo l’annuncio dell’intervento armato in Siria, avete visto quante bandiere della pace sui balconi? Quante manifestazioni di piazza? Quanti appelli “no war”? No? Come no?
                       
Per capire perché gli Stati Uniti d’America sono oggi molto più apprezzati nel mondo, bisogna partire da un presupposto fondamentale.
Il presidente Barack Obama è un premio nobel per la pace

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Mentre George Bush Jr è

nazi bush
 
In seguito agli attentati di Al Qaeda dell’11 settembre, Bush ha portato gli Stati Uniti in due guerre.
In Afghanistan (2001 – in corso)
 
Afghanistan
 
E in Iraq (2003 – 2011)
 
Iraq
 
Bush ha anche imprigionato i sospetti terroristi nel campo di prigionia di massima sicurezza di Guantánamo
 
Guantanamo
 
Ai tempi della presidenza Bush (2001 – 2009) migliaia di pacifisti italiani manifestarono più volte a Roma e in altre città d’Italia e del mondo per protestare contro le politiche guerrafondaie degli Stati Uniti, in Iraq e in Afghanistan, e contro le violazioni dei diritti umani nella base di Guantánamo
 
ManifestazioneRoma
 
Finita l’era Bush, nel 2009 inizia quella di Obama, che promette la fine di tutte le guerre di Bush e la chiusura del campo di prigionia di Guantanamo. “Yes we can” è il suo motto
 
Yes_We_Can
 

Una volta presidente degli Stati Uniti, Obama non chiude la prigione di Guantánamo
 
Guantanamo2
 
Prosegue la guerra in Afghanistan, iniziata dal suo predecessore

AFGHANISTAN US ARMY BIRTHDAY
 
Amplia la guerra globale al terrore, affidandosi ai droni e alla politica degli “omicidi mirati” in Yemen, Somalia e Pakistan
 
Drone
 
Nel 2011, sostiene apertamente la “primavera araba”

Egitto, scontri tra sostenitori Morsi e oppositori
 
Spinge la Nato a intervenire in Libia, attraverso bombardamenti e attacchi aria-terra

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E per finire, nel 2013, valuta di bombardare la Siria, in rappresaglia a un presunto attacco chimico da parte di Assad, avvenuto il 21 agosto, nella periferia di Damasco
 
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La reazione dei pacifisti italiani alle mancate promesse di Obama, agli omicidi mirati in Yemen, Somalia e Pakistan, al bombardamento della Libia, e alla possibilità di un bombardamento della Siria è stata finora simile a questa
 
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